15 gennaio 2010

Hachiko

C’è una statua a Shibuya, in Giappone, che è diventata il punto di riferimento per tutte le persone che aspettano di incontrare i propri amici: è la statua di un cane molto particolare, il suo nome è Hachiko!
Hachiko era un maschio di Akitainu di colore bianco, nato ad Odate nel novembre del 1923.
All’età di 2 mesi, fu adottato dal Professor Ueno, docente del Dipartimento Agricolo dell’università di Tokyo, e condotto nella sua casa di Shibuya.
Tutte le mattine Hachi, detto affettuosamente Hachiko, accompagnava il Professor Ueno Eizaburo alla stazione di Shibuya.

Il cane non andava fino all’università, ma al ritorno del professore, alle 3 del pomeriggio, egli era di nuovo lì ad attenderlo, felice di fare il tragitto fino a casa insieme al suo padrone.
Il 21 maggio 1925, però, Ueno fu colpito da un attacco di cuore mentre era all’università, e morì. Hachiko anche quel giorno si recò alla stazione, ma le 3 passarono e il professore non si vedeva. Hachiko aspettò ed aspettò ancora, poi tornò il giorno dopo e così fece durante tutti i giorni seguenti.
Presto le persone cominciarono a notare il fedele cane e la sua inutile quanto caparbia attesa.

Il capostazione ed altre persone che prendevano regolarmente il treno, cominciarono a dargli da mangiare e a fornirgli un riparo. La notizia corse per tutto il Paese, ed il suo divenne un esempio di fedeltà e dedizione.

Molte persone cominciarono a recarsi a Shibuya solo per vedere Hachiko, dargli da mangiare ed accarezzarlo, sperando di ottenere in cambio un po’ di fortuna.
I mesi divennero anni, ed Hachiko continuava a recarsi alla stazione sempre puntuale, anche se ormai vecchio e sofferente. Il 7 Marzo del 1934, quasi 10 anni dopo il suo ultimo incontro con il Professor Ueno, l’Akitainu, ormai dodicenne, fu trovato morto nel solito posto: fuori dalla stazione dove aveva atteso per così tanto tempo il suo padrone.
La sua morte venne riportata su tutte le prime pagine dei giornali e venne addirittura indetto un giorno di lutto nazionale. Inoltre furono raccolti contributi in tutto il Giappone, per rendere memoria al cane che aveva conquistato i cuori di grandi e piccini.

Lo scultore Ando Teru fu così incaricato di creare una statua in bronzo che raffigurasse Hachiko e nell’Aprile del 1934 la statua fu posizionata nel posto esatto in cui il cane aveva aspettato per anni.
Quando il Giappone entrò in guerra, tutti i metalli disponibili furono fusi per costruire armi e neanche la statua di Hachiko fu risparmiata. Ma dopo la fine della guerra, nel 1948, il figlio di Ando, Takeshi, scolpì un nuovo Hachiko: la statua che tutt’oggi si può vedere al di fuori della stazione di Shibuya, che siede in una nobile posa, aspettando per sempre il suo padrone!

Alcune ossa di Hachiko sono sepolte nel cimitero di Aoyama, insieme a quelle del suo padrone. Gli altri suoi resti furono invece imbalsamati ed oggi la sua figura è esposta nel Museo Nazionale delle Scienze a nordovest della stazione di Ueno.

5 commenti:

Gaia ha detto...

Bravo, una bella storia! Forse però bisogna aggiungere che è raccontata in un film che in questi giorni è al cinema e che si intitola: "Hachiko: a dog's story".

°o¤°_BiOnCèD_°o¤° ha detto...

bellissima storia ..vorrei andare a vedere il film..la storia mi interessa molto

smoker98 ha detto...

Grazie!

wonderwoman ha detto...

Mi sa ke ho visto una puntata di scoby doo ke parlava di qst

Demi98 ha detto...

Ke storia emozionante....