4 novembre 2011

LE FORMICHE

Le formiche sono, insieme alle api, i più conosciuti fra gli insetti "sociali", ossia insetti che vivono riuniti in società in cui ogni individuo lavora per il benessere della comunità. La loro organizzazione è molto efficiente: nelle loro società vi è una classe riproduttiva - costituita dalle regine (femmine fertili) e dai maschi - ed una classe lavorativa, costituita da femmine sterili, dette "operaie".

A capo di una colonia vi è la regina. I maschi e le femmine (regine) capaci di riprodursi hanno il compito di provvedere alla riproduzione. La regina prima di accoppiarsi è dotata di ali, che però perde quando si accoppia con i maschi, anch'essi alati. I maschi dopo l'accoppiamento muoiono. Le femmine non feconde prendono il nome di operaie e si distinguono in operaie vere ed in soldati; alle prime spetta il compito di rifornire di cibo la comunità e di costruire il formicaio, i soldati hanno invece il compito di difendere il formicaio. Per questo motivo i soldati sono più grossi ed hanno mandibole più sviluppate. Tuttavia, anche le operaie partecipano alla difesa del nido e spesso sono più aggressive dei soldati.
La struttura del "nido" (formicaio), varia notevolmente ìn relazione al materiale che le operaie trovano ed al clima di un determinato ambiente. Le uova delle formiche sono prive di involucri protettivi. Le larve sono triangolari, spesso prive di arti e incapaci di compiere movimenti complessi, ma possono contrarsi se minacciate. Le operaie nutrono le larve rigurgitando nella loro bocca piccole gocce di cibo . In alcune specie le larve, munite di mandibole, sono in grado di frantumare da sole la membrana delle uova, mentre in altre sono le stesse operaie che rompono le uova  e le offrono direttamente alle larve. Il corpo e, in qualche caso speciali papille attorno alla bocca delle larve, producono liquidi particolari e sostanze grasse che piacciono assai alle operaie e che queste leccano avidamente. La larva delle formiche secerne un po' di seta con la quale, quando è matura, si tesse un bozzolo in cui trascorre lo stadio di pupa. Questo bozzolo, per svilupparsi, deve essere generalmente sotterrato dalle operaie. Le uova, le larve e le ninfe sono assistite con gran cura dalle operaie, che le trasportano nelle parti più confortevoli del formicaio a seconda delle necessità del loro sviluppo. La cura della prole costituisce la maggior parte del lavoro che si svolge nel formicaio. Le regine non lavorano e vivono da quindici a venti anni. Le formiche hanno molti nemici, per lo più predoni, ossia altri insetti che si introducono nel formicaio e fanno man bassa delle provviste. Altre volte, questi intrusi vengono tollerati dalle formiche e finiscono per convivere pacificamente facendosi mantenere da questi laboriosi insetti, diventano in pratica dei "parassiti" dei formicai. In alcuni casi, poi, le formiche favoroscono addirittura questa convivenza; ciò avviene con gli Afidi, con alcuni Coleotteri o con le larve di certe farfalle che secernono sostanze zuccherine di cui le formiche sono molto ghiotte. Perciò le formiche provvedono a curare questi ospiti, stuzzicandoli poi con delicati movimenti delle antenne e delle zampe a secernere il loro dolce umore. In questo caso il vantaggio della convivenza diventa di entrambi.
La comunicazione fra le formiche avviene mediante i feromoni, sostanze prodotte da loro stesse.

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

grazie Gaia per il post, da quanto ho letto le formiche hanno un'organizzazione sociale simile alla nostra.